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CORSO GRATUITO DEL MESE: Il blues africano alla batteria

Pubblicato il 16/10/2013

Questo nuovo corso di batteria gratuito sarà l'occasione di mettere in corrispondenza i ritmi africani con la musica blues alla batteria.

Iniziamo con il video per capire subito - grazie all'immagine nonché al suono, con quali tipi di ritmi abbiamo a che fare.

Passiamo ora allo spartito corrispondente. Il tempo è in 12/8 cioè con 4 movimenti a suddivisione ternaria del singolo movimento. Ogni linea si scrive originariamente in 6/8 su due battute... ma per semplificare, abbiamo qui trascritto tutto quanto in 12/8 su una sola battuta.

Il Nanigo è un ritmo afrocubano che prende le sue radici nei cerchi chiusi degli ex schiavi affrancati nonché in altre feste ed interpretazioni religiose. Qui lo tiriamo fuori dal suo contesto iniziale, ossia suonato con le percussioni (campane, djembé, dunun), per utilizzarlo sulla batteria in un accompagnamento moderno.

La cassa suona sul battere di ogni movimento, mentre il rullante suona solo sul battere del secondo e quarto movimento. Fino a qui, nulla di inaccessibile!

La specificità risiede nel charleston che suona in shuffle nella prima battuta cioè suona solamente gli ottavi 1 e 3 della terzina (ritmo 2/3 - 1/3 proprio del blues). Poi nella seconda battuta adattiamo alla batteria una linea di campana tradizionale. Attenzione, la difficoltà risede proprio nel ritmo di questa linea che converrà senza dubbio studiare separatamente all'inizio.

Vediamo un secondo esempio nello stesso spirito:

La prima battuta è identica a quella del primo esempio, mentre la seconda battuta varia riprendendo sul charleston il motivo della clave africana.

Per aiutarti, ecco la registrazione audio corrispondente:

Inoltre, se ti piace la batteria blues o afrocubana, ecco alcuni prodotti che ti potrebbero interessare:

CORSO GRATUITO DEL MESE: Groove di batteria rock & accenti di charleston

Pubblicato il 03/10/2013

Questo nuovo corso di batteria gratuito ti permette di lavorare sull'accentuazione del charleston nei grooves di batteria rock.

Per farti capire subito di che si tratta, scopriamo prima di tutto il video che presenta, con il suono nonché con l'immagine, il nostro primo esempio.

Ti sei reso conto che questo esempio non si rivolge ai principianti. Tra le sincopi di cassa e l'accentuazione poco evidente del charleston, conviene non essere alle prime armi. Ecco lo spartito corrispondente...

Concentrati prima di tutto sul lavoro del charleston, chiuso durante tutto il pezzo, eccetto sull'ultimo ottavo. Il charleston suona dei sedicesimi sui primi due battiti poi degli ottavi sugli ultimi due. Fino ad ora, nulla di inaccessibile. Bisognerà poi aggiungere gli accenti sul primo e quarto sedicesimo di ogni battito (battiti 1 e 2) nonché sull'ultimo ottavo (charleston aperto).

Per il resto, abbiamo l'aggiunta del rullante sul battere del quarto battito ed una cassa sincopata. Poche note, ma non significa che sia semplice...

Questi accenti ti permetteranno di creare dei climi adatti ad un'introduzione, dei ponti o, eventualmente, una tregua momentanea all'interno di un brano.

Vediamo un secondo esempio:

Conserviamo la parte di rullante e di cassa in modo da aggiungere una difficoltà alla volta. Concentriamoci quindi di nuovo sulla parte di charleston poiché non è evidente da effettuare. Non abbiamo più il charleston nel battito 4 (almeno questo!) ed il battito 2 è uguale all'esempio precedente. Nel primo battito invece abbiamo una terzina di sedicesimi, poco evidente da suonare, mentre il battito 3 utilizza la formula "2 sedicesimi / ottavo" con un'accentuazione sull'ultimo ottavo (charleston aperto).

Per chiarire il tutto, ecco la registrazione audio corrispondente:

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